La gestione dei trasporti eccezionali

La gestione dei trasporti eccezionali
Negli ultimi mesi abbiamo portato a termine un importante intervento di rinforzo strutturale dei pulvini delle pile del Viadotto VI77, un’infrastruttura strategica per i collegamenti tra la Tangenziale di Varese, la SP57 e la ex SS233 “Varesina”.
Il viadotto Vedano fa parte della Tangenziale di Varese ed è una struttura importante per la viabilità locale. È lungo 380 metri e si compone di 12 campate di diversa lunghezza, che vanno dai 20 ai 64 metri.
Alla fine del 2024, la società Autostrada Pedemontana Lombarda ne ha disposto la chiusura temporanea per avviare importanti lavori di manutenzione straordinaria, con l’obiettivo di ripristinare l’intera struttura.
Durante le attività di monitoraggio, erano state individuate delle fessure capillari sulla parte superiore dei pulvini, elementi che collegano le colonne portanti al piano viabile.
Per garantire la sicurezza e la durata dell’opera, è stato necessario un intervento immediato e mirato di rinforzo dei pulvini, rendendoli più resistenti sia alla flessione che alle sollecitazioni interne generate dal passaggio dei veicoli. La presenza di fessurazioni in questi elementi, infatti, può compromettere la stabilità e la longevità di ponti e viadotti in cemento armato.
Il primo intervento ha previsto l’installazione di un sistema di rinforzo con cavi “post-tesi”, pensato per migliorare la resistenza dei pulvini. I cavi sono stati inseriti all’interno di fori realizzati con grande precisione direttamente nei pulvini, per aiutarli a sopportare meglio le forze che agiscono su di loro, sia in senso verticale che orizzontale.
Il secondo intervento ha riguardato il rinforzo dei pulvini per renderli più resistenti alle spinte laterali. Per farlo, è stato utilizzato un sistema misto: da un lato barre in acciaio ad alta resistenza, dall’altro speciali tessuti in fibra di carbonio, molto leggeri ma estremamente robusti, applicati con una resina speciale. Le barre in acciaio sono state inserite verticalmente nei pulvini e fissate con piastre e dadi, in modo da garantire stabilità e sicurezza.
Inoltre, si è intervenuti sulla rettifica della rampa C per garantire il rispetto delle normative di sicurezza stradale. Durante uno dei sopralluoghi, infatti, era emersa una criticità legata alla posizione del pulvino della pila 5, troppo vicino alla rampa di uscita della carreggiata Ovest della A60.
Per risolvere il problema, si è deciso di modificare il tracciato della rampa C, spostandolo leggermente tra i punti km 0+139.99 e km 0+218.50. La nuova rampa ha mantenuto tutte le caratteristiche previste dal progetto originale, come pavimentazione, barriere di sicurezza, segnaletica, sistema di raccolta delle acque e protezioni laterali.
A fine luglio il viadotto è stato riaperto al traffico, inizialmente con la circolazione consentita su una sola corsia, segnando un primo passo verso il ritorno alla piena operatività.
Ringraziamo DYWIDAG, azienda specializzata in tecnologie ingegneristiche avanzate, per il contributo a un progetto che mette insieme innovazione e sicurezza nel settore delle infrastrutture.
L’intervento ha portato alla realizzazione di un’opera sicura, duratura e sostenibile, grazie all’apporto tecnico e operativo garantito durante tutte le fasi di lavorazione.