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Il magazine di AVR che racconta i nostri ultimi interventi.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE AL CENTRO DEL PROCESSO

Intenzioni e sogni a volte si fondono per dare vita a nuovi modi di pensare il futuro. AVR ha trovato il punto di incontro e negli ultimi anni si sta impegnando per cambiare, anche nei propri committenti, la percezione del rifiuto urbano. Oggi il tema dei rifiuti è centrale per le nostre economie e per immaginare qualsiasi tipo di futuro; è essenziale massimizzare il recupero di materiale, promuovere flussi di rifiuti sicuri e più puliti e assicurare una trasformazione in materia prima seconda di alta qualità. Per poter affrontare la transizione ecologica nel modo giusto è necessario informare e comunicare con serietà e costanza, mostrando modalità di gestione non conosciute o poco considerate sul territorio. Il Gruppo AVR, con incontri con i rappresentanti della Pubblica Amministrazione del Lazio interessati alle attività impiantistiche, sta raccontando l’ambizione realizzata a partire dal 2016 quando ha avviato la piattaforma di trattamento rifiuti di Guidonia Montecelio (RM).

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE AL CENTRO DEL PROCESSO

Uno degli impianti più innovativi in Italia oltre che elemento di raccordo tra i quattro impianti del Gruppo AVR presenti nella penisola. La visione strategica della proprietà ha permesso di avviare la gestione di impianti molto diversi ma complementari per il ciclo dei rifiuti e per la tutela ambientale.

Abbiamo quindi ritenuto necessario valorizzare questo patrimonio attraverso una comunicazione istituzionale continuativa e programmata. Nasce il progetto “porte aperte” che mira a mostrare il processo di economia circolare e come è possibile raggiungere gli obiettivi che fanno parte dei punti 11 e 17 dell’agenda 2030. Le città e le comunità sostenibili (punto 11) e le partnership per gli obiettivi (punto 17) sono gli elementi su cui AVR ha puntato per raggiungere il traguardo che oggi stiamo raccontando, provando a considerare i rifiuti degli alleati -se ben gestiti- e non solo dei nemici.

La mattina del 19 ottobre 2023 abbiamo finalmente dato il via al progetto, ospitato alcuni rappresentanti delle Amministrazioni interessati a conoscere da vicino quel che succede dietro alle porte del nostro impianto.

Presso l’impianto di trattamento di Guidonia Montecelio lavorano infatti oltre 20 tra ingegneri, tecnici e operatori che garantiscono, grazie a competenze e impegno, un risultato sempre più preciso e mirato. In questo contesto i rappresentanti dei Comuni di Marino e San Cesario sono stati condotti nella visita delle tre linee impiantistiche (spazzamento stradale e plastica/carta) e gli è stato mostrato il processo che permette la riduzione degli scarti dopo la raccolta porta a porta. Un processo lungo e complesso che necessita sempre di attenzione e manutenzione ma che garantisce un risultato verso i più importanti obiettivi sostenibili che l’Europa e l’Italia si sono prefissate.

Dopo i saluti di benvenuto, abbiamo mostrato il call center, dove oltre 10 operatori lavorano per coordinare il ritiro dei rifiuti ingombranti di tutti i Municipi di Roma Capitale. L’impianto di Guidonia infatti non è solamente un edificio dedicato al trattamento dei rifiuti ma ospita anche il reparto ambiente del Lazio (tecnici, mezzi e personale amministrativo che gestisce i contratti di igiene urbana affidati ad AVR) e una sala conferenze utilizzata per incontri sulla sicurezza, formazione o per attività ed eventi istituzionali.

Terminata la visita alla palazzina ambiente, gli ingegneri di impianto hanno fornito gilet ad alta visibilità agli ospiti e li hanno condotti in impianto. Per prima è stata illustrata la linea dedicata al trattamento e recupero dei rifiuti da spazzamento stradale che consente di recuperare circa l’85% dei rifiuti in ingresso trasformandoli in sabbia, ghiaino e ghiaietto di qualità certificata e riutilizzabili come materie prime nel settore delle costruzioni. Questo processo è possibile grazie alla tecnologia soil-washing unica in Italia che rende l’impianto di AVR il primo impianto in Lazio in grado di sottrarre dallo smaltimento i rifiuti da spazzamento, restituendo materie prime certificate e coniugando la sostenibilità ambientale con il risparmio economico derivante da un prezzo di conferimento più basso.

Sono state inoltre visitate le linee di recupero di carta e cartone e del multimateriale leggero (platica e metalli) che consentono invece di recuperare 30.000 tonnellate all’anno di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, tra cui quella dei comuni dove AVR è gestore dei servizi di igiene urbana. Entrambe le linee (plastica e carta) sono state progettate utilizzando le tecnologie più avanzate, che prevedono l’utilizzo di un vaglio balistico e di due lettori ottici per massimizzare la separazione delle frazioni recuperabili dalle frazioni di scarto. Tale elevata efficienza di separazione colloca il materiale riciclabile selezionato nelle fasce qualitative migliori, per le quali i Consorzi di filiera (Corepla, Comieco, Ricrea e Cial) riconoscono il corrispettivo economico più elevato, a beneficio delle Amministrazioni e dei Gestori che conferiranno il rifiuto presso l’impianto di AVR.

 

La visita si è conclusa con un breve rinfresco durante il quale gli ospiti hanno potuto fare domande mirate ai tecnici e al Responsabile dell’impianto. Incontri come quello del 19 ottobre 2023, sono l’esempio di quanto sia importante e allo stesso tempo semplice informare i dirigenti e politici locali sulle soluzioni in grado di migliorare il contesto in cui operano. Soluzioni ambientali capaci di ridurre gli scarti, servizi ad hoc per favorire il cambiamento delle abitudini, sono solo alcune delle possibilità che il Gruppo AVR propone ai propri clienti.

 

Nel futuro, il progetto “porte aperte” proseguirà per dare la possibilità a tutti gli interessati di entrare in un impianto di trattamento rifiuti con un narratore di eccezione del funzionamento, delle difficoltà, dei successi, degli sbagli e degli obiettivi raggiunti.

 

Nel futuro il progetto potrebbe essere esteso anche all’impianto di Anagni, dove lo scarto di Guidonia e di altri impianti viene trattato per diventare CSS, cioè combustibile solido secondario, rappresentando la perfetta chiusura del cerchio dell’economia circolare. Perché il futuro è nelle nostre mani, nelle nostre scelte e nella nostra consapevolezza.

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